STORIA DEL GRAN PREMIO NEWTON BOB KART
Tutto iniziò a Viù, durante un piovoso pomeriggio di fine luglio dell'anno 1959.
Cinque giovani appartenenti ad una compagnia di viucesi e villeggianti decisero, annoiati dalla solita routine del paese, di dar vita ad una competizione simile alle gare americane di soap box.
I loro nomi : Dario Cantino, Luciana Virando, Paolo Durando, Giulio Balocco,Marcellino Versino e Lello Gandini. Quest'ultimo forse aveva già nella sua mente da designer una mezza idea di trasformare le forme di quelle scatole di sapone in altre più accattivanti, quelle stesse forme che il mondo intero avrebbe poi visto realizzate con il nome di Countach, Diablo, Stratos...
Così è iniziata la storia.
La prima edizione del gran premio di bob kart, di tipo goliardico, venne intitolata a Newton in quanto si trattava di veicoli fatti correre grazie alla forza di gravità. I primi storici mezzi nacquero in modi assai improvvisati mettendo insieme telai in legno con ruote fatte dello stesso materiale, quando non "prese in prestito" dalle carrozzine delle mamme viucesi. Il primo ad utilizzare le ruote della vecchia Vespa fu Paolo Durando. Alcuni mezzi più avanzati avevano la carrozzeria fatta di cartone ondulato opportunamente colorato.
Cinque giovani appartenenti ad una compagnia di viucesi e villeggianti decisero, annoiati dalla solita routine del paese, di dar vita ad una competizione simile alle gare americane di soap box.
I loro nomi : Dario Cantino, Luciana Virando, Paolo Durando, Giulio Balocco,Marcellino Versino e Lello Gandini. Quest'ultimo forse aveva già nella sua mente da designer una mezza idea di trasformare le forme di quelle scatole di sapone in altre più accattivanti, quelle stesse forme che il mondo intero avrebbe poi visto realizzate con il nome di Countach, Diablo, Stratos...
Così è iniziata la storia.
La prima edizione del gran premio di bob kart, di tipo goliardico, venne intitolata a Newton in quanto si trattava di veicoli fatti correre grazie alla forza di gravità. I primi storici mezzi nacquero in modi assai improvvisati mettendo insieme telai in legno con ruote fatte dello stesso materiale, quando non "prese in prestito" dalle carrozzine delle mamme viucesi. Il primo ad utilizzare le ruote della vecchia Vespa fu Paolo Durando. Alcuni mezzi più avanzati avevano la carrozzeria fatta di cartone ondulato opportunamente colorato.
l primo Gran Premio Newton si disputò nel ferragosto del 1959 con partenza dalla Pieu e arrivo in Pavaglione. Gli equipaggi, in prevalenza singoli, furono 6-7; in occasione della prima gara cronometrata i migliori ricevettero in premio graziose coppe di legno (tipo verna) tornito da un artigiano locale. Il risultato di questa geniale trovata fu strepitoso e fece sì che anche l'anno successivo si ripetesse con un numero maggiore di equipaggi e con percorso allungato (partenza dal Ristorante Lo Scoiattolo).
Grazie al sempre crescente successo della manifestazione viucese, che tutte le valli ci invidiavano, tutto l'arco degli anni '60 vide rispettato l'appuntamento estivo con la cosiddetta "Gara dei Bob – Kart". Questa costanza veniva premiata, oltre che dal divertimento, da un sempre maggiore riscontro da parte del pubblico che per l'occasione giungeva dal capoluogo piemontese e dalle altre province per assistere allo spettacolare evento.
Negli anni '70 comparvero le prime modifiche ai mezzi: vennero realizzati bob in ferro con volante, ruote, freni delle vecchie Fiat 500 e roll-bar (dati anche i primi incidenti), con un numero sempre maggiore di ragazzi che puntualmente ogni anno davano vita a nuovi bob per contendersi l'ambito premio del migliore in classifica.
Grazie al sempre crescente successo della manifestazione viucese, che tutte le valli ci invidiavano, tutto l'arco degli anni '60 vide rispettato l'appuntamento estivo con la cosiddetta "Gara dei Bob – Kart". Questa costanza veniva premiata, oltre che dal divertimento, da un sempre maggiore riscontro da parte del pubblico che per l'occasione giungeva dal capoluogo piemontese e dalle altre province per assistere allo spettacolare evento.
Negli anni '70 comparvero le prime modifiche ai mezzi: vennero realizzati bob in ferro con volante, ruote, freni delle vecchie Fiat 500 e roll-bar (dati anche i primi incidenti), con un numero sempre maggiore di ragazzi che puntualmente ogni anno davano vita a nuovi bob per contendersi l'ambito premio del migliore in classifica.
Gli equipaggi singoli vennero via via rimpiazzati dai divertenti e spettacolari bob a due (pilota e pesista). Il pesista, oltre che per bilanciare e stabilizzare il bob durante il percorso, venne introdotto per imprimere al momento del via la spinta necessaria ad affrontare il primo tratto di strada poiché alquanto pianeggiante.
Con l'inizio degli anni '70 comparvero anche le prime "staffette": chiassose e divertenti automobili addobbate con i colori del bob ad esse assegnato. Queste precedevano di circa 30 secondi l'equipaggio in gara fungendo da apripista.
Verso la fine degli anni '70, questa competizione si svolgeva solamente a Viù ed in un paesino dell'Umbria.
Con l'inizio degli anni '70 comparvero anche le prime "staffette": chiassose e divertenti automobili addobbate con i colori del bob ad esse assegnato. Queste precedevano di circa 30 secondi l'equipaggio in gara fungendo da apripista.
Verso la fine degli anni '70, questa competizione si svolgeva solamente a Viù ed in un paesino dell'Umbria.
Nel 1980 vennero impartite nuove disposizioni per la costruzione dei mezzi: vennero introdotte le ruote delle "Mini", vennero date delle dimensioni per le ruote (minimo quelle dell' "Ape" e massimo quelle della "500"). Vennero inoltre introdotti gli "sponsor" sia sui bob, sia sulle "staffette".
Dal 1982 si iniziò a premiare anche la migliore staffetta: le più fantasiose, rumorose e veloci.
Durante i gloriosi anni '80, il numero degli equipaggi raggiunse il massimo storico, un assoluto successo per un evento a livello locale; così si pensò di organizzare, sempre durante l'estate, altre due prove per calmare i bollenti spiriti degli allora scalmanati concorrenti: la prima in Località Alpe Bianca (Tornetti di Viù), l'altra in Località Pian Benot (Comune di Usseglio).
Durante i gloriosi anni '80, il numero degli equipaggi raggiunse il massimo storico, un assoluto successo per un evento a livello locale; così si pensò di organizzare, sempre durante l'estate, altre due prove per calmare i bollenti spiriti degli allora scalmanati concorrenti: la prima in Località Alpe Bianca (Tornetti di Viù), l'altra in Località Pian Benot (Comune di Usseglio).
I primi anni '90 furono caratterizzati dalle competizioni più agguerrite e dai continui "record della pista", mentre nelle successive stagioni si cominciò ad osservare un certo declino della manifestazione dovuto probabilmente ad un cambio generazionale ed a qualche segno di cedimento dei primi bob che dopo vent'anni di gloriosa attività non venivano revisionati a dovere o rimpiazzati da nuovi mezzi. Questa marcia verso un terribile oblio forse era dovuta anche alla ripetitività della manifestazione...... mancava nuova linfa!!
E così, dopo anni di gloriosi successi e numerose imitazioni nei luoghi più disparati, la leggendaria "Gara dei Bob" non venne più organizzata.
E così, dopo anni di gloriosi successi e numerose imitazioni nei luoghi più disparati, la leggendaria "Gara dei Bob" non venne più organizzata.
Il "ritorno di fiamma" tornò a illuminare la valle di gioiosi ed allegri bagliori nell'estate del 2004.
Forse per scommessa, o forse per orgoglio tipico viucese, un piccolo gruppo di giovani, contro tutte le burocrazie possibili e immaginabili dell'era moderna, decise di riportare in auge la mitica competizione.
Finalmente nel 2005, grazie alla Federazione Italiana Cart's, si ricominciò a correre con la forza di gravità. Il primo anno si corse a livello locale come nel passato e poi nel 2007, con infinito orgoglio, la competizione entrò a far parte del calendario delle prove del Campionato Italiano Cart's.
Forse per scommessa, o forse per orgoglio tipico viucese, un piccolo gruppo di giovani, contro tutte le burocrazie possibili e immaginabili dell'era moderna, decise di riportare in auge la mitica competizione.
Finalmente nel 2005, grazie alla Federazione Italiana Cart's, si ricominciò a correre con la forza di gravità. Il primo anno si corse a livello locale come nel passato e poi nel 2007, con infinito orgoglio, la competizione entrò a far parte del calendario delle prove del Campionato Italiano Cart's.
Le gare presero via via ad animare il paese coinvolgendo la popolazione a tutti i livelli e tale fu la crescita dell'entusiasmo che anche il percorso e la logistica aumentarono progressivamente di qualità. Una qualità che non sfuggì ai corridori delle altre regioni d'Italia e anche di altre nazioni europee così che i mezzi in corsa iniziarono a giungere anche da città estere. Nel giro di pochi anni la gara viucese assunse sempre più credito tra gli appassionati di questa disciplina e la Federazione Europea, dopo un'attenta analisi e dopo aver raccolto le unanimi opinioni positive degli sportivi, decise di iniziare ad investire in quella che un tempo era un sorta di gioco tra ragazzi.
Tanta fu la strada percorsa, e tante furono le spontanee migliorie apportate negli anni, che nel 2016 una commissione di detta Federazione venne a Viù per studiare il percorso, il gruppo di lavoro, i servizi e le strutture del paese e così via. Una valutazione tanto positiva da decretare un successo impensabile fino a pochi anni prima. Nel luglio del 2017, Viù sarà la sede del campionato europeo di Speed Down. Una grande sfida che premia una lunga tradizione sempre più proiettata verso il futuro!